Mutuo prima casa
Il mutuo per l'acquisto della prima casa gode di vantaggiose agevolazioni fiscali
introdotte dallo Stato per favorire chi sente la necessità di acquistare un immobile e soddisfare
le proprie esigenze.
È importante, soprattutto nella prima fase, conoscere bene quali sono le differenze tra i vari tipi
di mutuo per riuscire a scegliere il finanziamento ideale per i vostri bisogni.
Cosa fare?
Primo Passo: individuare la somma massima richiedibile. Il cliente valuterà l'importo della somma a seconda di
bisogni e disponibilità. Ricordiamo che il cliente dovrà considerare tutte le spese ulteriori
(perizie, spese di istruttoria, polizze, notaio).
Secondo passo: analisi e scelta del tasso. Il cliente a seconda delle sue esigenze potrà scegliere tra tasso fisso, variabile
o variabile con opzione.
Terzo passo: approfondimento sul mutuo individuato. Al cliente verranno presentati dettagli e globalità
del proprio mutuo (costo totale generato dagli interessi, dall'ammortamento...)
Requisiti:
- l'acquirente deve dichiarare di avere la residenza o di volerla stabilire entro 18 mesi dall'acquisto nel territorio del Comune in cui è ubicato l'immobile da acquistare o nel Comune in cui svolge la propria attività di studio o di lavoro (incluse quelle senza remunerazione).
- l'acquirente deve dichiarare di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge di altra casa nello stesso Comune e di non aver già usufruito dell'agevolazione prima casa su un'altra abitazione.
Vantaggi: I mutui per la prima casa sono da sempre proposti come mutui "agevolati".
Per questo tipo di prestiti vengono applicate aliquote ridotte sulle varie imposte indirette che solitamente, su altre tipologie di
compravendite, gravano più pesantemente.
Tali aliquote ridotte sono calcolate sul valore dichiarato nel "rogito" (cioè l'atto di compravendita della casa, contemporaneamente
al quale si sottoscrive il mutuo) per agevolare l'acquisto della prima casa.
Nell'atto di acquisto della prima casa
(bene necessario e non di "lusso") l'Iva viene infatti abbassata dal 7-10% tipico al 4%.
Chi si è trasferito all'estero per ragioni di lavoro, potrà acquistare, come prima casa, un immobile
nel comune in cui ha sede o esercita l'attività il soggetto (datore di lavoro) da cui dipende l'acquirente
(lavoratore subordinato) usufruendo delle agevolazioni.