In crescita il credito immobiliare nel primo trimestre 2011
I dati pubblicati dall'Osservatorio Assofin sul credito immobiliare (rappresentativi del 65% del mercato
italiano) che fanno riferimento al primo trimestre del 2011 parlano chiaro: i prestiti finalizzati
all'acquisto, alla ristrutturazione o alla costruzione della casa sono in continuo aumento dopo il
previsto calo subito a gennaio. Al contrario, il credito al consumo (auto, hi-tech ecc.) sta subendo una
continua, leggera, ma sensibile inflessione. La flessione più consistente riguarda i prestiti finalizzati
all'acquisto di auto (-19,2%), le cessioni del quinto dello stipendio/pensione (8,5%) e le carte revolving
(-4,1%).
Il dato riflette l'andamento delle richieste di finanziamenti nei soli primi mesi del 2011, un anno che vede
comunque in calo, rispetto all'anno precedente, il proprio traffico in materia di credito.
Paragonando i dati del marzo 2011 con quelli del marzo 2010, l'importo dei flussi finanziati ed il numero
di contratti stipulati per i mutui finalizzati all'acquisto ha subito un'inflessione di circa il 15%
(-15% per i flussi finanziati e -15,6% per i contratti). Un dato che va inserito comunque in un'ottica di
parziale ripresa del credito immobiliare che in questi primi mesi del 2011 risulta decisamente in ripresa.
I contratti stipulati a gennaio per mutui d'acquisto immobiliare sono stati 16.129, a febbraio 18.522,
a marzo sono arrivati a 19.885 per un totale trimestrale di 54.536 contratti con un flusso di finanziamenti
pari a circa 7,2 miliardi di euro. Una crescita continua, come si può notare, con tuttavia un lievissimo
ribasso rispetto al trimestre gennaio-marzo del 2010 (-1,3%).
La voce che è cresciuta di più è quella dei cosiddetti prestiti personali non finalizzati che sono aumentati
del 10,7%. «Tra questi - assicura Giuseppe Piano Mortari, direttore operativo di Assofin - una quota importante,
compresa tra il 10 e il 15% dei prestiti personali concessi nel nostro paese, riguarda i prestiti di liquidità
utilizzati poi per la ristrutturazione o la manutenzione della casa».
La porzione di prestiti non finalizzati, sommata a quella di finanziamenti diretti già in partenza a coprire
spese di ristrutturazione, all’arredamento e simili, fa trasparire come un terzo del credito al consumo in
Italia orbiti attorno alla casa. Senza poi considerare che anche la voce “elettrodomestici”, ad esempio,
trova reale collocamento tra le “quattro mura”.
Rimane ora da vedere come il mondo del credito immobiliare reagirà all’aumento dei tassi voluto dalla Bce nelle
settimane scorse (+0,25%) che si appresta a colpire soprattutto gli indici Euribor e Irs, e di conseguenza il
costo dei mutui che grava sulle spalle dei consumatori.

Consulta il documento ufficiale.
Se hai trovato interessante questo articolo potrebbero interessarti anche: