Prestiti centauro: il connubio tra tasso fisso e variabile
I vantaggi di mutui e prestiti misti, cambi di formula, convenienza dei variabili e bassi importi
da pagare per passare al fisso.
I recenti aumenti dei tassi decisi dalla Bce avranno come conseguenza un incremento di circa 20 euro
al mese sulla rata mensile di un mutuo a tasso variabile con debito residuo di 100mila euro.
Tale incremento delle rate variabili è frutto dell'accumulo degli aumenti dell'aprile 2010 e di quelli
degli ultimi giorni. Nonostante gli aumenti, il tasso variabile resta comunque più conveniente rispetto
al fisso (due punti percentuali). Optare per una rata costante (tasso fisso) per il proprio prestito sarà
una scelta conveniente quando l'Euribor si attesterà in modo costante sopra il 3%. Una situazione di
instabilità che secondo gli analisti segnala ed apre nuove opportunità rappresentate dai cosiddetti mutui
e prestiti misti. Si tratta di prestiti divisi in due fasi: la prima fase, che può durare dai due ai cinque
anni, a tasso fisso o variabile ed una seconda fase in cui il cliente , con una cadenza pari a quella iniziale,
potrà scegliere se cambiare o mantenere il tasso di riferimento a seconda delle convenienze che dipendono
dalla relativa congiuntura economico-finanziaria. Un vantaggio sensibile per l'utente che potrà così godere
di maggiore flessibilità e convenienza nel caso scelga durate minori per i periodi di cambio formula,
nell'evenienza di un improvviso innalzamento del costo del denaro. Tale convenienza deriva dal fatto che
in genere il calcolo del tasso fisso è parametrato in base all'Eurirs di durata pari a quella dell'opzione
e non sull'intera durata del periodo di ammortamento del prestito.
Questa tipologia di formula non dà, ovviamente la certezza di godere sempre dell'opzione più conveniente,
ma assicura al richiedente una pianificazione del budget di rimborso con poche oscillazioni, riducendo i
rischi del tasso variabile e senza pagare a caro prezzo le sicurezze che derivano dal tasso fisso.
Mutui e prestiti misti sono definiti anche mutui centauri, come la figura mitologica metà uomo e metà cavallo,
per il connubio tra i due tipi di tasso. Secondo gli esperti del settore questa soluzione sarà favorita
dalla maggiore consapevolezza dei clienti riguardo al rapporto costi/benefici che scaturisce dai mutui-prestiti
con tetto (CAP), con un costo che si distribuisce su tutta la durata dell'ammortamento e non sempre favorevoli
dato che il tetto protettivo scatta a livelli molto elevati (oggi al 5,70%).
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