Prorogata la possibilità di sospensione delle rate del mutuo
Abi e 13 associazioni dei consumatori si accordano per le condizioni: domande fino al 31 gennaio 2011
È stato prorogato per una seconda volta (la prima era stata concordata fino al 31 luglio 2011) il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui.
I mutuatari avranno altri sei mesi per presentare la domanda di sospensione delle rate con disponibilità fino al 31 gennaio 2012, secondo l'accordo rinnovato il 25 luglio scorso tra l'Abi (Associazione Bancaria Italiana) e 13 associazioni dei consumatori. Questa iniziativa, coerente alla proroga concordata lo scorso gennaio, parte dai dati aggiornati al 31 maggio 2011 che attestano una situazione di sostanziale difficoltà delle famiglie: la sospensione di 46.308 mutui, corrispondente ad un valore di circa 5,5 mld di euro, è il dato che ha allarmato Abi e consumatori favorendo così la proroga della possibilità di sospensione del pagamento delle rate dei mutui fino al 2012. A motivare questo intervento la necessità di continuare a sostenere il dialogo e la collaborazione tra banche ed associazioni di consumatori, in una congiuntura economica attuale che segnala una lenta e debole ripresa.
I mutui "con rate sospendibili" non devono superare i 150mila euro di importo e sono finalizzati all'acquisto, alla costruzione o alla ristrutturazione della prima casa. I soggetti che potranno avere accesso alla sospensione della rata sono le famiglie meno abbienti e in difficoltà, vittime di imprevisti o di eventi negativi come la perdita del lavoro o la cassa integrazione, con un reddito non superiore ai 40mila euro lordi annui.
È stata così garantita ai cittadini una liquidità complessiva di 339 milioni di euro. L'accordo raggiunto prevede che gli eventi che determinano l'avvio della sospensione delle rate del mutuo devono verificarsi entro il 31 dicembre 2011 e che è possibile presentare domanda solo per le operazioni che non hanno già beneficiato di tale misura.
"L'iniziativa sulla sospensione delle rate di mutuo prevista nel 'Piano Famiglie' dell'Abi e concordata con le Associazioni dei consumatori si avvia alla sua conclusione - si legge nella nota ufficiale - e impegna le parti ad attivarsi per incrementare l'efficienza e l'efficacia degli strumenti pubblici di sostegno alle famiglie". In particolare, le parti propongono delle modifiche ai regolamenti del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e del Fondo di garanzia per l'accesso al credito alle famiglie con nuovi nati. A questo proposito avrebbero già promosso un confronto al Tavolo di attuazione del Piano famiglie riunitosi il 19 luglio scorso.
Nonostante questa seconda proroga si pone il problema di un ulteriore potenziamento degli strumenti pubblici di sostegno alle famiglie. Secondo Assoconsumatori il tetto massimo di 40mila euro di reddito annuale esclude la maggior parte dei nuclei familiari con un mutuo a carico. A questo proposito anche il Codacons sostiene che sia necessario un ampliamento delle condizioni per poter ottenere la sospensione delle rate di mutui.
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